Impieghi:
La farina di malto enzimatico miscelata in dosi minime con altre farine, dal 2 al 4%, è consigliata nella preparazione di tutti i prodotti derivati da farine e soggetti al processo di fermentazione. La percentuale da immettere nell’impasto cambia secondo le caratteristiche delle farine di base: quelle che richiedono lunghi periodi di fermentazione o con bassa attività diastatica necessitano
di maggior dose di farina enzimatica. Se si punta all’eccellenza, non si può fare a meno di essa quando si preparano prodotti con farine integrali o farine macinate a pietra, soprattutto se di farro e di orzo. Particolare attenzione va rivolta alla fase di miscelazione che deve avvenire accuratamente a farine asciutte, prima dell’impastatura, facendo in modo che la farina di malto
enzimatico sia distribuita uniformemente su tutta la massa.
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