Le fave, un ruolo da protagonista come cibo dei poveri per eccellenza, considerato il loro scarso costo e la semplice reperibilità.
La pianta delle fave è originaria dell’Asia Minore e da secoli la pianta delle fave viene ampiamente coltivata per l’alimentazione umana ed animale (foraggio). Una pianta erbacea annua, in grado di raggiungere i 70-140 centimetri in altezza. Nell’ambito della specie sono distinguibili tre varietà botaniche in base alla dimensione dei semi:
➡ Vicia faba var. maior – fava grossa, che produce semi appiattiti e grossi, impiegati per l’alimentazione umana
➡ Vicia faba var. minor – favino o fava piccola, i cui semi sono rotondeggianti e relativamente piccoli e s’impiegano per seminare erbai e sovesci e anche come concentrati nell’alimentazione del bestiame
➡ Vicia faba var. equina – favetta o fava cavallina, provvista di semi appiattiti di media grandezza che s’impiegano per l’alimentazione del bestiame e, oggi, anche dell’uomo come granella fresca inscatolata o surgelata.
Il consumo delle fave avviene in due modi:
👉 consumo fresco: in genere è scalare, a partire da aprile-maggio, quando i semi non sono completamente maturi, risultando così teneri e dolci
👉 consumo secco: si effettua quando i baccelli non sono ancora del tutto secchi, per evitare che, aprendosi, lascino cadere i semi a terra, estirpando le piante e riponendole in ambiente aerato, rimandando la sgranatura a essiccazione avvenuta.
Ecco i principi attivi presenti in questo prezioso alimento:
> 84% di acqua
> 5% di proteine
> 5% di fibre
> 4,5/5% di carboidrati
> 0,4% di grassi
> sali minerali: fosforo, potassio, magnesio, rame, selenio e soprattutto ferro
> vitamine: in particolare vitamina A, folati e vitamina K
Le nostre fave vengono coltivate esclusivamente in Italia e quest’anno è stata una annata perfetta, sono molto grandi e saporite!
Ecco i principali effetti benefici di un consumo di fave:
✔ aiutano a perdere peso
✔ si rivelano utili contro il Parkinson
✔ contrastando la carenza di acido folico, sono utili in gravidanza
✔ abbassano il colesterolo e il glucosio ematico
✔ favoriscono la diuresi
Con le fave, oltre a poter essere seminate, ci si fanno tantissimi piatti, tra cui i famosi “Fave e Cicorie” e “fave fritte”, entrambi due riccette pugliesi.
Istruzioni per un uso corretto fave intere e fave spezzate.
Tenere le fave intere secche in ammollo per 12 ore in acqua fredda, cambiando l’acqua almeno una volta, per una cottura ottimale servono almeno 60 minuti dall’inizio dell’ebollizione, in pentola a pressione i tempi si dimezzano.
Ora che ne sai di più, sai anche dove trovare la migliore qualità di fave:
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