Caratteristiche:
È considerata la regina delle foraggere per il suo alto valore nutritivo e per la sua prerogativa di mantenere sano il bestiame. L’ampia diffusione della medica nel mondo dimostra la sua grande adattabilità al clima e al terreno rifuggendo però dai terreni sub-acidi; non sopporta i ristagni idrici. Le numerose varietà si differenziano per resistenza al freddo, epoca della ripresa vegetativa primaverile, rapidità del ricaccio, struttura della pianta (stelo, foglie e fiori). In condizioni favorevoli e con semina primaverile, nel primo anno si possono ottenere 2-4 sfalci con una produzione intorno agli 60-80 q/ha di fieno; negli anni successivi si possono raggiungere facilmente 4-7 tagli per complessivi 130-150 q/ha e oltre di fieno. La durata economica del medicaio è di 3-4 anni. Se necessarie laute concimazioni fosfo-potassiche vanno distribuite all’impianto.
Dormienza: 8
Dose di semina: 25-40 kg/ha
Inoculo con Rhizobium:
I microrganismi del suolo sono fondamentali per lo sviluppo della pianta in quanto sono alla base di numerose attività come la trasformazione della sostanza organica, la mineralizzazione, il ciclo dell’azoto e del carbonio, il flusso dell’acqua. Inoltre garantiscono la disponibilità di tutti i nutrienti
indispensabili per le piante, la stabilità della struttura del suolo, il biorisanamento, le risposte allo stress e il mantenimento della fertilità. I batteri del genere Rhizobium sono microrganismi che creano vere e proprie associazioni simbiotiche con le piante. Colonizzano gli strati esterni delle radici e vi si stabiliscono formando caratteristiche vescicole. È proprio in questa sede che questi microrganismi svolgono la loro azione di protezione e nutrizione nei confronti della pianta. L’inoculo delle leguminose con batteri del genere Rhizobium è una soluzione innovativa e efficace che concentra questi importanti microrganismi proprio dove sono richiesti.
Piante inoculate con Rhizobium si presentano più competitive, più ricche nel contenuto proteico e più tolleranti nei confronti degli stress ambientali, infatti:
• hanno elevata disponibilità di azoto direttamente assimilabile, grazie alla trasformazione messa in atto dai rizobi;
• sono protette dagli stress idrici grazie all’azione delle micorrize;
• sono protette nei confronti di funghi parassiti e nematodi grazie alla competizione messa in atto dai funghi micorrizici;
• presentano un aumentato accumulo di nutrienti ottenuto grazie ai microrganismi simbionti;
• sono integrate in importanti reti nutrizionali;
• godono del trasferimento di nutrienti dalle piante ormai morte;
• acquisiscono la capacità di abbattere la presenza di composti fenolici e metalli tossici nel suolo.